Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità

 

Partecipante ai mercati finanziari: Mediobanca SGR (Codice LEI: 5493002OBQ0J7OUIPM33)

Sintesi

Mediobanca SGR (Codice LEI: 5493002OBQ0J7OUIPM33) (di seguito anche la “SGR” o la “Società”) prende in considerazione i principali effetti negativi delle proprie decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, come disciplinato nella Politica in materia di investimenti sostenibili. La presente dichiarazione è la dichiarazione sui principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità (di seguito anche “PAI” – Principal Adverse Impact) di Mediobanca SGR.

Tale dichiarazione è predisposta in ottica aggregata. Nello specifico, i valori riportati nelle seguenti tabelle, per ciascuno degli indicatori previsti dalla normativa, sono calcolati considerando le azioni, le obbligazioni e gli OICR oggetto di investimento da parte:

  • dei fondi di investimento istituiti dalla SGR;
  • dei portafogli gestiti in virtù della stipula di contratti di gestione individuale tra la SGR e gli investitori.

Inoltre, si precisa che i valori riportati nella tabella sono ottenuti tramite il tool predisposto dal provider di cui si è dotata la SGR e quindi rispecchiano le metodologie di calcolo e le disponibilità dei dati del provider stesso. Come richiesto dalla normativa di riferimento, i valori sono calcolati come media degli effetti al 31 marzo, al 30 giugno, al 30 settembre e al 31 dicembre di ciascun periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre.

Ad oggi, la disponibilità e completezza del dato risulta influenzata dalle metodologie sviluppate dal provider per calcolare gli indicatori. Più nel dettaglio, nel periodo di riferimento, la percentuale di copertura risulta soddisfacente per la maggior parte degli indicatori PAI, in particolare per gli indicatori PAI considerati prioritari. Gli indicatori che hanno un grado di copertura limitato o che, alla luce di modifiche metodologiche del provider, risultano non confrontabili con il valore del periodo precedente, vengono comunque riportati, evidenziando tali circostanze.

La presente dichiarazione sui principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità riguarda il periodo di riferimento dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, e riporta, ai fini di raffronto, i dati del periodo precedente per il quale è stata effettuata la rendicontazione. La SGR, infatti, ritiene prioritario il proprio impegno al fine di limitare l’impatto indiretto delle proprie soluzioni d’investimento sulla sostenibilità e ha definito i processi ed i presidi necessari per la loro considerazione. Mediobanca SGR valuta le modalità con cui individuare e prioritizzare i principali effetti negativi per la sostenibilità e i relativi indicatori, oltre alle possibili azioni da adottare in merito, tenendo anche conto della natura e delle dimensioni della SGR nonché della tipologia dei prodotti offerti. Mediobanca SGR, in conformità con quanto richiesto dall’art. 4 del Regolamento (UE) 2019/2088, nel seguito anche “SFDR”, come integrato dal Regolamento (UE) 2022/1288 (di seguito anche “Regolamento 1288"), ha definito una metodologia per la considerazione dei principali effetti negativi sulla sostenibilità, al fine di monitorare e ridurre su un orizzonte pluriennale gli effetti delle decisioni di investimento che determinano incidenze negative sui fattori di sostenibilità.

In particolare, Mediobanca SGR:

  • prende in considerazione i principali effetti negativi per la sostenibilità in linea con gli obiettivi ambientali, sociali e di buon governo definiti a livello di Gruppo ispirandosi inoltre a principi e standard internazionali in materia di ambiente e diritti umani;
  • misura gli indicatori PAI obbligatori e i PAI supplementari selezionati al fine di definire le azioni da adottare per ridurre progressivamente gli impatti negativi per la sostenibilità derivanti dalle decisioni di investimento in un orizzonte pluriennale;
  • considera l’engagement attivo una delle azioni utili al raggiungimento degli obiettivi di volta in volta prefissati attraverso, ad esempio, l’esercizio dei diritti di voto in qualità di azionisti e il dialogo con le società su specifici obiettivi in tema ESG, svolto secondo le modalità previste dalla “Politica di impegno”;
  • svolge un monitoraggio periodico, con cadenza almeno trimestrale, a livello di entità degli indicatori PAI selezionati;
  • fornisce pubblicamente le informazioni in materia di PAI ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento 2088 (c.d. “SFDR”), come integrato dal Regolamento (UE) 2022/1288, in maniera chiara e trasparente, al fine di ridurre le asimmetrie informative tra la SGR e gli investitori finali, permettendo loro di comprendere in che misura la SGR, nell’ambito delle proprie attività di investimento, contribuisca concretamente al processo di riduzione degli effetti negativi per la sostenibilità.

Gli effetti negativi sulla sostenibilità sui quali la SGR pone maggiore attenzione nell’ambito del servizio di gestione di portafogli e su cui ha definito target qualitativi di miglioramento o mantenimento da monitorare in un arco temporale triennale (2023-2025, con riferimento agli anni ai quali le Dichiarazioni sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità pubblicate dalla SGR si riferiscono) sono i seguenti (c.d. PAI prioritari):

  • impronta di carbonio;
  • disparità di genere nel Consiglio di Amministrazione;
  • esposizione ad armi controverse (mine antiuomo, munizioni a grappolo, armi chimiche e armi biologiche).

Tenuto conto degli obiettivi ambientali, sociali e di buon governo definiti a livello di Gruppo, la SGR ha selezionato i seguenti due indicatori supplementari, in aggiunta a quelli obbligatori:

  • investimenti effettuati in imprese che non adottano iniziative per ridurre le emissioni di carbonio;
  • insufficiente protezione degli informatori.

Per i PAI supplementari, come per i PAI non prioritari, la SGR monitora eventuali scostamenti significativi degli effetti delle sue decisioni di investimento, senza definire ex ante specifici target o soglie di riduzione per il successivo periodo di riferimento.

L’analisi degli effetti negativi per la sostenibilità a livello di entità avviene in conformità alle modalità e alle tempistiche di cui al Regolamento 2088 e al Regolamento 1288, tenuto conto delle informazioni disponibili sul mercato.

Descrizione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità

La tabella di dettaglio è contenuta nel documento Descrizione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità”.

Descrizione delle politiche relative all’individuazione e alla prioritizzazione DEI PRINCIPALI EFFETTI NEGATIVI DELLE DECISIONI DI INVESTIMENTO SUI FATTORI DI SOSTENIBILITà

Mediobanca SGR, nel mese di Maggio 2023, ha adottato politiche relative all’individuazione e alla prioritizzazione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità e ha attribuito ai diversi attori coinvolti compiti e responsabilità in merito all’applicazione delle stesse. In particolare, le responsabilità per l'attuazione di tali politiche sono ripartite in maniera tale da assicurare una chiara attribuzione delle stesse sui differenti livelli aziendali interessati e sono definite nelle procedure e strategie organizzative interne. Oltre ai PAI obbligatori, la SGR individua e prioritizza i PAI supplementari da considerare e i relativi indicatori, in funzione delle seguenti variabili:

  • coerenza tra i PAI selezionati e gli obiettivi ambientali, sociali e di buon governo definiti a livello di Gruppo;
  • disponibilità dei dati provenienti da fonti esterne, e non oggetto di stima, relativi ad uno specifico indicatore;
  • copertura dei dati di uno specifico indicatore rispetto al peso degli emittenti/strumenti finanziari nei portafogli gestiti.

In particolare, Mediobanca SGR ritiene che un adeguato monitoraggio dell’esposizione a specifiche tematiche ambientali e sociali sia prioritario per mitigare i potenziali effetti negativi delle proprie scelte di investimento. Gli effetti negativi sulla sostenibilità sui quali Mediobanca SGR pone maggiore attenzione, in coerenza con gli ambiti ritenuti prioritari dalla Politica di Gruppo sulla Sostenibilità (tra cui figurano la tutela dei diritti umani, la diversità l’equità e l’inclusione, l’ambiente e cambiamenti climatici) e in considerazione della disponibilità dei dati, sono i seguenti:

  • emissioni di gas a effetto serra;
  • disparità di genere nel Consiglio di Amministrazione;
  • esposizioni alle armi controverse.

La SGR implementa un processo di monitoraggio sui PAI considerati, al fine di effettuare le dovute analisi e valutazioni in merito al posizionamento degli indicatori ed alla sensibilità dei portafogli gestiti rispetto agli stessi. Per questi PAI quindi, Mediobanca SGR ha recepito le metriche di misurazione previste dalla normativa e ha definito target qualitativi di miglioramento da raggiungere in un arco temporale pluriennale (2023-2025, con riferimento agli anni ai quali le Dichiarazioni sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità pubblicate dalla SGR si riferiscono).

 

Nello specifico:

  • per quanto riguarda gli aspetti ambientali, Mediobanca SGR si impegna a ridurre, in un orizzonte triennale, gli effetti negativi legati alle emissioni di gas a effetto serra attraverso la considerazione, nel processo di investimento, di un apposito indicatore che misura le emissioni di gas a effetto serra ("GHG”) di ambito 1 e ambito 2 degli emittenti[1] rapportate al valore dell’impresa in milioni di euro (cd. “Impronta di carbonio” ambito 1 e ambito 2).
  • per quanto riguarda gli aspetti sociali, Mediobanca SGR pone l’attenzione sulla tematica sociale della disparità di genere nelle società e si impegna a ridurre tale effetto negativo sulla sostenibilità attraverso la considerazione, nel processo di investimento, dell’indicatore PAI “Diversità di genere nel consiglio”, che rappresenta la composizione del Consiglio di Amministrazione nelle società beneficiarie degli investimenti.
  • Inoltre, la SGR pone l’attenzione sul coinvolgimento delle società in attività legate ad armi controverse e si impegna a ridurre tale effetto negativo sulla sostenibilità attraverso la considerazione, nel processo di investimento, dell’indicatore PAI “Esposizione ad armi controverse”, che rappresenta l’esposizione in emittenti che risultano coinvolti in attività legate alle armi controverse (mine antiuomo, munizioni a grappolo, armi chimiche e armi biologiche).

Al fine di ridurre gli effetti negativi legati alle emissioni di gas serra e alla disparità di genere nelle società, la SGR ha definito le seguenti misure di conseguimento:

  • la misurazione e il monitoraggio nel continuo degli indicatori per i prodotti classificati articolo 8 o 9 ai sensi del regolamento SFDR, anche qualora questi non recepiscano nella propria strategia di investimento la considerazione degli indicatori;
  • l’ampliamento dell’offerta di prodotti classificati secondo gli articoli 8 e 9 ai sensi del regolamento SFDR, che recepiranno nella propria strategia di investimento la considerazione degli indicatori.

Inoltre, qualora le misure di conseguimento sopra descritte non evidenziassero un miglioramento nel valore degli indicatori PAI prioritari in linea con i target qualitativi definiti nell’orizzonte triennale, Mediobanca SGR intende adottare specifiche azioni di mitigazione di tali effetti negativi che si sostanziano nell’applicazione di ulteriori limitazioni agli investimenti, quali, ad esempio, l’esclusione in sede di investimento di emittenti che hanno valori elevati degli indicatori PAI prioritari.

La difesa dei diritti umani per quanto concerne il coinvolgimento nelle attività legate ad armi controverse viene perseguita da Mediobanca SGR definendo sull’indicatore PAI “Esposizione ad armi controverse” un obiettivo di riduzione prossimo allo zero, il cui raggiungimento è realizzabile grazie all’applicazione di appositi negative screening. Tali criteri sono volti ad escludere dall’universo investibile emittenti coinvolti in attività legate ad armi controverse.

Mediobanca SGR ha individuato un info-provider tra i primari operatori del settore da cui reperisce i dati rilevanti ai fini del calcolo degli indicatori PAI selezionati. Tuttavia, si precisa che in alcuni casi la disponibilità dei dati riferiti ai singoli PAI ed il livello di copertura degli emittenti potrebbe non essere garantita. In particolare, nel periodo di riferimento, la percentuale di copertura risulta soddisfacente per la maggior parte degli indicatori PAI, compresi gli indicatori PAI considerati prioritari. Per alcuni indicatori il grado di copertura risulta limitato e per altri, alla luce delle modifiche metodologiche del provider, il valore tra i due periodi di osservazione non risulta confrontabile, come indicato nella tabella (sezione “DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI EFFETTI NEGATIVI DELLE DECISIONI DI INVESTIMENTO SUI FATTORI DI SOSTENIBILITÀ”).

L’info-provider ricorre, secondo un approccio di best effort, a stime basate su metodologie proprietarie, limitatamente ad alcuni PAI e nel caso in cui i dati non siano reperibili pubblicamente.

Il monitoraggio, inoltre, è finalizzato alla progressiva definizione degli obiettivi target da perseguire per ridurre gli impatti negativi per la sostenibilità derivanti dalle decisioni di investimento.

Infine, si precisa che la regolamentazione e gli standard di rendicontazione di sostenibilità sono ancora in evoluzione: nel contesto europeo, ad esempio, nei prossimi anni saranno definiti nuovi requisiti minimi di disclosure a livello settoriale, mentre nel contesto internazionale, specialmente nei paesi emergenti, la regolamentazione è ancora in fase di sviluppo. Pertanto, sebbene i contenuti presentati nella presente Dichiarazione si basino su dati ritenuti affidabili, l’evoluzione normativa e la necessità dei provider di adeguare le metodologie utilizzate alle nuove regolamentazioni e alle prassi di mercato, hanno portato la SGR a definire obiettivi qualitativi e non target quantitativi.

POLITICHE DI IMPEGNO

La SGR ha adottato una Politica di impegno al fine di definire procedure per: (i) monitorare gli eventi societari (corporate action); (ii) svolgere attività di intervento – c.d. engagement – integrando così il proprio impegno nella strategia di investimento; (iii) assicurare che i diritti di voto siano esercitati conformemente agli obiettivi e alla politica di investimento del fondo interessato; (iv) prevenire o gestire ogni conflitto di interesse risultante dall’esercizio dei diritti di voto.

L’SGR nell’ambito dell’attività di engagement adotta un approccio mirato che prevede la selezione delle società su cui focalizzare l’attenzione, in considerazione dell’utilità dell’interazione rispetto agli interessi dei patrimoni gestiti e della possibilità di incidere sulle decisioni in relazione alle azioni con diritto di voto possedute o della quota posseduta dell’emissione obbligazionaria, secondo le modalità definite nella Politica di Impegno.

L’attività di engagement è svolta anche al fine del raggiungimento degli obiettivi di riduzione degli effetti negativi sulla sostenibilità, di cui alla sezione precedente, sulla base dei target tempo per tempo definiti e delle relative misure di conseguimento programmate (dettagli nella sezione “DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI EFFETTI NEGATIVI DELLE DECISIONI DI INVESTIMENTO SUI FATTORI DI SOSTENIBILITÀ”). Per maggiori dettagli si rimanda alla politica di impegno pubblicata sul sito web  Politica di impegno | Mediobanca SGR.

RIFERIMENTI ALLE NORME INTERNAZIONALI

La SGR, in linea con il Gruppo, aderisce a principi e standard internazionali in linea con il proprio approccio di investitore sostenibile e responsabile.

Il Gruppo, infatti, è firmatario del Global Compact dell'ONU per il quale occorre condividere, sostenere e applicare un insieme di principi condivisi universalmente ispirati alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Dichiarazione ILO, Dichiarazione di Rio e Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.

Inoltre, Mediobanca SGR è già firmataria dei Principles for Responsible Investment (PRI), associazione che beneficia del supporto delle Nazioni Unite, che ha come obiettivo lo sviluppo di un sistema finanziario globale più sostenibile e il supporto ai propri firmatari nell’integrazione di tali aspetti nelle decisioni di investimento e nell’azionariato attivo. Come richiesto a tutti i firmatari, anche Mediobanca SGR rendiconta periodicamente all’associazione i dati relativi al livello di incorporazione delle problematiche ESG nei processi decisionali relativi agli investimenti, sulla base della metodologia dell’associazione delle Nazione Unite necessaria a misurare il livello di aderenza ai PRI. Tale rendicontazione periodica è pubblicata dall’associazione delle Nazione Unite per i PRI.

Come descritto precedentemente, Mediobanca SGR ha individuato e definito il PAI 14 come prioritario in quanto collegato al Global Compact dell’ONU con cui intende contribuire attraverso le proprie attività di investimento alla tutela dei diritti umani. In particolare, Mediobanca SGR esclude in ogni caso dal proprio universo investibile, tra gli altri, i titoli di emittenti:

  • coinvolti nella produzione e/o commercializzazione di armi che violano i fondamentali principi umanitari, di componenti dedicati o essenziali o che forniscono assistenza, tecnologie o servizi dedicati a tali armi;
  • significativamente coinvolti nella produzione e/o commercializzazione di armi nucleari, di componenti dedicati o essenziali a tali armi o che forniscono assistenza, tecnologie o servizi dedicati a tali armi, qualora i ricavi risultino pari o superiori al 2% del totale del fatturato.

Attualmente Mediobanca SGR non dispone di uno scenario climatico lungimirante. In virtù del quadro normativo ancora in evoluzione e della conseguente difficoltà dei provider nel mettere a disposizione scenari forward-looking, tale scenario verrà approntato nei prossimi esercizi e illustrato nelle relative dichiarazioni sui principali effetti negativi dell’attività di investimento sui fattori di sostenibilità.

Al fine di garantire il rapporto di fiducia con l’azionista, Mediobanca SGR si è dotata, in conformità con la normativa nazionale, di un Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001, e la SGR ha adottato:

  • il Codice Etico, che si applica ai consiglieri, sindaci, dipendenti, consulenti, stagisti, collaboratori esterni e fornitori;
  • il Codice di Condotta, che definisce i principi fondamentali alla base della reputazione della SGR e contiene i valori che ne ispirano la quotidiana operatività.

RAFFRONTO STORICO

La SGR ha provveduto a inserire nella sezione “DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI EFFETTI NEGATIVI DELLE DECISIONI DI INVESTIMENTO SUI FATTORI DI SOSTENIBILITÀ” un raffronto storico tra i principali effetti negativi delle decisioni di investimento oggetto di tale dichiarazione relativi al periodo di riferimento dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, con i medesimi effetti negativi relativi al periodo di riferimento dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.

La variazione degli indicatori PAI considerati prioritari risulta in linea con gli obiettivi pluriennali fissati. Infatti, l’indicatore PAI 2 “Impronta di Carbonio” si è ridotto[2], mentre l’indicatore PAI 13 “Diversità di genere nel consiglio” risulta aumentato. Entrambe le variazioni denotano un miglioramento dei rispettivi indicatori. Per quanto riguarda, invece, l’indicatore PAI 14 “Esposizione ad armi controverse”, esso risulta stabile, ed in linea con l’obiettivo fissato su tale indicatore.

 

[1] A causa della scarsa disponibilità dei dati relativi alle emissioni di GHG di ambito 3, che derivano principalmente da una stima effettuata dai provider sulla base di modelli proprietari, si è deciso di considerare esclusivamente i dati relativi alle emissioni di GHG di ambito 1 e ambito 2 essendo dati puntuali e non derivanti da una stima. Le emissioni di GHG di ambito 1 rappresentano le emissioni generate da fonti controllate dalla società, mentre le emissioni di GHG di ambito 2 rappresentano le emissioni derivanti dal consumo di elettricità, vapore o altre fonti di energia acquistata generata a monte della società, come definiti dal Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014.